Il glicogeno è un polisaccaride di riserva energetica presente negli animali, funghi e batteri. Funziona in modo analogo all'amido nelle piante, anche se la sua struttura è più ramificata. Chimicamente, è un polimero del glucosio, legato da legami α-1,4-glicosidici con ramificazioni α-1,6-glicosidiche che si verificano ogni 8-12 residui di glucosio.
Funzione principale: La sua funzione principale è quella di immagazzinare il glucosio per rilasciarlo rapidamente quando il corpo ha bisogno di energia. Questo è particolarmente importante durante periodi di digiuno, esercizio fisico intenso o situazioni di stress.
Sintesi e Degradazione:
La sintesi del glicogeno è chiamata glicogenesi (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Glicogenesi). Questo processo avviene principalmente nel fegato e nei muscoli e richiede energia sotto forma di UTP (uridina trifosfato). L'enzima chiave in questo processo è la glicogeno sintasi.
La degradazione del glicogeno è chiamata glicogenolisi (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Glicogenolisi). Questo processo rilascia glucosio-1-fosfato, che viene poi convertito in glucosio-6-fosfato. L'enzima chiave è la glicogeno fosforilasi.
Localizzazione:
Regolazione:
La sintesi e la degradazione del glicogeno sono finemente regolate da ormoni come l'insulina (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Insulina), il glucagone (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Glucagone) e l'adrenalina.
Disturbi Metabolici:
Difetti enzimatici nella sintesi o nella degradazione del glicogeno possono portare a malattie da accumulo di glicogeno (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Malattie%20da%20accumulo%20di%20glicogeno), che causano l'accumulo anomalo di glicogeno in alcuni tessuti.