Cos'è sazonov?
Sergej Dmitrievič Sazonov
Sergej Dmitrievič Sazonov (in russo: Сергей Дмитриевич Сазонов; Rjazan', 10 agosto 1860 – Nizza, 25 dicembre 1927) è stato un diplomatico russo, Ministro degli Affari Esteri dell'Impero Russo dal 1910 al 1916. È una figura chiave nella diplomazia pre-rivoluzionaria russa e nella preparazione alla Prima%20Guerra%20Mondiale.
Biografia e Carriera:
- Nato in una famiglia nobile, Sazonov intraprese la carriera diplomatica.
- Ricoprì vari incarichi diplomatici, tra cui quello di segretario presso l'ambasciata russa a Londra e di ministro residente presso la Santa Sede.
- Nel 1909 divenne vice ministro degli affari esteri e nel 1910 successe ad Aleksandr Izvolskij come Ministro%20degli%20Affari%20Esteri.
Ruolo nella Politica Estera:
- Sazonov fu un sostenitore di un forte allineamento con la Triplice%20Intesa (Regno Unito, Francia e Russia).
- Lavorò per rafforzare le relazioni con la Serbia e sostenne le ambizioni panslaviste.
- La sua politica fu fortemente influenzata dalla convinzione che la Russia dovesse proteggere i popoli slavi nei Balcani dall'influenza austriaca e ottomana.
Crisi di Luglio e Prima Guerra Mondiale:
- Durante la Crisi%20di%20Luglio del 1914, Sazonov svolse un ruolo cruciale nel tentativo di prevenire la guerra, ma allo stesso tempo, si impegnò a sostenere la Serbia, portando alla mobilitazione generale russa.
- La sua insistenza sul sostegno alla Serbia è vista da alcuni come un fattore che contribuì allo scoppio della Prima%20Guerra%20Mondiale.
Dopo la Rivoluzione:
- Fu rimosso dalla carica di Ministro degli Affari Esteri nel 1916 a causa della sua opposizione all'influenza di Grigori Rasputin.
- Dopo la Rivoluzione%20Russa, si unì al movimento anti-bolscevico.
- Lavorò come ministro degli Esteri nel governo controrivoluzionario di Aleksandr Kolčak.
- Morì in esilio a Nizza, in Francia, nel 1927.
Importanza Storica:
Sazonov è una figura controversa. È visto da alcuni come un patriota che cercò di proteggere gli interessi della Russia, mentre altri lo criticano per la sua politica estera che contribuì allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Indipendentemente dalla sua valutazione, il suo ruolo nella diplomazia russa e nella crisi del 1914 è innegabile.