I Corleonesi sono un'organizzazione criminale e una delle più importanti famiglie mafiose della città di Corleone, in Sicilia, Italia. Hanno guadagnato notorietà negli anni '80 per la loro brutalità e il loro coinvolgimento in varie attività criminali, inclusi traffico di droga, estorsione, omicidi e infiltrazione nella politica e nell'economia locale.
Il termine "corleonesi" si riferisce a una fazione all'interno di Cosa Nostra, la mafia siciliana, che era guidata da personaggi come Totò Riina, Bernardo Provenzano e Salvatore Riina, noti come i "boss di tutti i boss". Questi capi mafiosi hanno consolidato il loro potere e la loro influenza sulla mafia attraverso un periodo di estrema violenza e omicidi, spingendo altri rivali e membri della vecchia guardia a sottomettersi o essere eliminati.
I Corleonesi hanno anche avuto un ruolo chiave nella seconda guerra di mafia, che ha coinvolto scontri tra diverse fazioni mafiose per il controllo dell'organizzazione. Durante questa guerra, i Corleonesi cercarono di eliminare i membri di altre famiglie rivali, incluso l'omicidio di numerosi importanti capi mafiosi.
La lotta dei Corleonesi per il potere e il controllo assoluto sulla mafia siciliana ha portato ad una grande instabilità all'interno dell'organizzazione e ha influenzato profondamente la società siciliana. Il loro impatto è stato così significativo da attirare l'attenzione delle forze dell'ordine italiane e internazionali, che hanno condotto indagini e arrestato molti membri influenti dei Corleonesi negli anni successivi.
Nonostante gli sforzi delle autorità per stroncarli, i Corleonesi continuano a esercitare una certa influenza all'interno di Cosa Nostra, anche se negli ultimi anni sono emersi gruppi rivali che mettono in discussione il loro dominio.
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