Cos'è fase stazionaria?

Fase Stazionaria in Cromatografia

La fase stazionaria è un componente cruciale in tutte le tecniche di cromatografia. È una fase fissa che rimane immobile durante il processo di separazione. Il suo scopo principale è quello di interagire selettivamente con i diversi analiti presenti nel campione, portando alla loro separazione.

Le proprietà della fase stazionaria determinano il meccanismo di separazione. Le diverse tipologie di interazioni tra l'analita e la fase stazionaria includono:

  • Adsorbimento: Gli analiti si legano alla superficie della fase stazionaria. Questo è il meccanismo principale nella cromatografia%20su%20strato%20sottile (TLC) e nella cromatografia gas-solido (GSC).
  • Partizione: Gli analiti si distribuiscono tra la fase stazionaria e la fase%20mobile in base alla loro solubilità relativa. Questo è comune nella cromatografia%20liquido-liquido (LLC) e nella cromatografia%20gas-liquido (GLC).
  • Scambio ionico: La fase stazionaria contiene gruppi funzionali ionici che interagiscono con ioni di carica opposta presenti nel campione. Questo è il principio alla base della cromatografia%20a%20scambio%20ionico (IEC).
  • Esclusione dimensionale: La fase stazionaria ha pori di dimensioni specifiche che permettono alle molecole più piccole di entrare e trattenersi, mentre le molecole più grandi vengono escluse e eluite più velocemente. Questo è il meccanismo della cromatografia%20di%20esclusione%20dimensionale (SEC).
  • Affinità: La fase stazionaria contiene un ligando specifico che si lega selettivamente a un particolare analita. Questo è alla base della cromatografia%20di%20affinità.

La scelta della fase stazionaria è fondamentale per ottenere una buona separazione dei componenti del campione. Questa scelta dipende dalla natura degli analiti, dal meccanismo di separazione desiderato e dalle proprietà della fase%20mobile utilizzata.