Cos'è neoplatonismo?

Neoplatonismo

Il Neoplatonismo fu una scuola filosofica che fiorì nell'antichità tardiva, a partire dal III secolo d.C. e che continuò ad influenzare il pensiero occidentale per molti secoli. Si basava sulle idee di Platone, ma le reinterpretò e le fuse con elementi di altre filosofie, in particolare quelle di Aristotele, dello stoicismo e del misticismo orientale.

Caratteristiche principali:

  • L'Uno: Al vertice della realtà vi è L'Uno (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/L'Uno), una realtà trascendente, al di là di ogni descrizione e comprensione umana. È la fonte di tutto ciò che esiste, ma non è essa stessa un essere o una cosa. È ineffabile e inconoscibile direttamente.

  • Emanazione: Dal momento che L'Uno è perfetto e completo, non crea attivamente il mondo. Invece, la realtà emana da L'Uno in una serie di "ipostasi" (sostanze o realtà distinte). Questa emanazione avviene per necessità, non per scelta o volontà.

  • Ipostasi: Le principali ipostasi, dopo L'Uno, sono:

  • Ritorno: Il neoplatonismo vedeva la vita come un viaggio di ritorno a L'Uno. Le anime umane, cadute nel mondo materiale, devono purificarsi e elevarsi attraverso la filosofia, la virtù e la contemplazione mistica per ricongiungersi alla loro origine divina. Questo processo è chiamato enosi (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/enosi) o unione con L'Uno.

  • Influenza: Il neoplatonismo ebbe un'enorme influenza sul pensiero cristiano, in particolare attraverso le opere di Sant'Agostino e Pseudo-Dionigi l'Areopagita. Influenzò anche la filosofia e la mistica medievale, rinascimentale e moderna.

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