Ali Khamenei è il leader supremo dell'Iran dal 1989. È nato il 17 luglio 1939 a Mashhad, in Iran. Prima di diventare il leader supremo, ha ricoperto diversi ruoli di rilievo all'interno del regime iraniano, tra cui presidente dell'Assemblea esperti e presidente della Repubblica islamica dell'Iran.
Khamenei è un importante esponente dell'ala conservatrice e hardline della politica iraniana. Ha mantenuto una posizione di potere intransigente e ha sostenuto politiche anti-occidentali e anti-americane durante il suo mandato. Sotto la sua guida, l'Iran ha continuato a perseguire il suo programma nucleare nonostante le proteste internazionali e ha sostenuto gruppi islamici radicali in tutto il Medio Oriente, come Hezbollah e Hamas.
Ha anche guidato una stretta repressione contro i dissidenti politici e i movimenti per i diritti umani in Iran. È noto per aver mantenuto un controllo stretto sulla politica e sulla governance dell'Iran, sopprimendo ogni forma di opposizione al regime.
Nonostante la sua rigidità politica, Khamenei ha mantenuto un forte sostegno da parte di una parte significativa della popolazione iraniana, specialmente fra le fasce più povere e conservatrici della società. Tuttavia, la sua leadership è stata oggetto di critica da parte di coloro che desiderano un maggiore apertura politica e sociale in Iran e che ritengono che il suo regime sia responsabile di violazioni dei diritti umani e di un impatto negativo sull'economia.
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