Albert Kesselring (30 novembre 1885 – 16 luglio 1960) è stato un feldmaresciallo tedesco durante la seconda guerra mondiale. Ufficiale di carriera della Luftwaffe, Kesselring divenne uno dei comandanti militari più decorati della Germania nazista.
Iniziò la sua carriera come ufficiale dell'artiglieria nell'esercito imperiale tedesco durante la prima guerra mondiale. Dopo la guerra, fu trasferito alla Reichswehr e in seguito alla Luftwaffe, dove giocò un ruolo chiave nella sua ricostruzione.
Durante la seconda guerra mondiale, Kesselring comandò diverse formazioni aeree, tra cui la Luftflotte 1 durante l'invasione della Polonia e la Luftflotte 2 durante la Battaglia d'Inghilterra e l'Operazione Barbarossa. Successivamente, fu nominato comandante in capo del fronte meridionale in Italia dal 1943 al 1945.
Kesselring era noto per le sue capacità di leadership, la sua adattabilità e la sua capacità di ottenere il massimo dai suoi uomini e dalle risorse disponibili. Tuttavia, fu anche criticato per la sua spietatezza e la sua complicità nei crimini di guerra.
Ruolo nella Seconda Guerra Mondiale:
Crimini di Guerra e Condanna:
Dopo la guerra, Kesselring fu processato per crimini di guerra e condannato a morte. La condanna fu successivamente commutata in ergastolo. Venne rilasciato dalla prigione nel 1952. Le accuse si basavano sul suo comando durante le azioni repressive contro i partigiani italiani, come l'eccidio delle Fosse Ardeatine. Il suo coinvolgimento in queste azioni e la sua responsabilità come comandante sono ancora oggetto di dibattito storico.
Aspetti controversi:
Concetti Chiave:
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