Éric Zemmour
Éric Zemmour è un giornalista, saggista, polemista e politico francese, nato a Montreuil il 3 settembre 1958. È noto per le sue posizioni politiche controverse, spesso descritte come di destra e ultraconservatrici.
Le sue idee principali ruotano attorno a:
- Identità Nazionale: Zemmour difende una visione forte dell'identità francese, che considera minacciata dall'immigrazione e dalla perdita di valori tradizionali.
- Immigrazione: È un critico severo dell'immigrazione, in particolare quella proveniente dai paesi musulmani, sostenendo che rappresenta una minaccia per la cultura e la sicurezza francese.
- Sicurezza: Zemmour propone politiche più severe in materia di criminalità e ordine pubblico.
- Declino Francese: Sostiene che la Francia sta vivendo un periodo di declino culturale, economico e politico. Questo tema è centrale nei suoi scritti e discorsi.
- Politiche Familiari: Promuove politiche a favore della famiglia tradizionale e della natalità francese.
Carriera:
- Ha lavorato come giornalista per diverse testate, tra cui Le Figaro.
- Ha scritto numerosi libri, molti dei quali sono diventati bestseller, tra cui Le Suicide français e La France n'a pas dit son dernier mot.
- Nel 2021, ha annunciato la sua candidatura alle elezioni presidenziali francesi del 2022, fondando il partito politico Reconquête! Ha ottenuto il 7,07% dei voti al primo turno.
Controversie:
Zemmour è una figura altamente controversa, spesso accusata di razzismo, xenofobia e omofobia. Le sue dichiarazioni sull'immigrazione, l'Islam e altri temi sensibili hanno suscitato vive polemiche e proteste. È stato anche condannato più volte per incitamento all'odio razziale. Nonostante le controversie, ha un forte seguito di sostenitori che condividono le sue preoccupazioni per l'identità nazionale, l'immigrazione e la sicurezza.