La tetrarchia (dal greco τετραρχία, "governo di quattro") fu un sistema di governo introdotto dall'imperatore romano Diocleziano nel 293 d.C., che segnò la fine della Crisi del terzo secolo e la transizione al Dominato.
Struttura:
Il sistema prevedeva la divisione dell'Impero Romano in due metà, occidentale e orientale, ciascuna governata da un Augusto (imperatore senior). Ogni Augusto nominava un Cesare (imperatore junior) che fungeva da suo successore designato e governava su una porzione del territorio sotto la sua supervisione.
In sintesi:
Obiettivi:
Funzionamento:
Ogni membro della tetrarchia era responsabile della difesa e dell'amministrazione del proprio territorio. Quando un Augusto abdicava (come pianificato) o moriva, il suo Cesare gli succedeva come Augusto, e nominava un nuovo Cesare.
Esempio Concreto:
L'organizzazione tetrarchica iniziale vedeva:
Fallimento:
Nonostante le buone intenzioni, il sistema tetrarchico non riuscì a prevenire le lotte per il potere dopo l'abdicazione di Diocleziano nel 305 d.C. Le ambizioni personali dei Cesari e degli Augusti portarono a una serie di guerre civili, culminate con l'ascesa al potere di Costantino I, che riunificò l'Impero Romano sotto un unico imperatore, ponendo fine alla tetrarchia di fatto nel 313 d.C., e ufficialmente nel 324 d.C.