Le prassie (dal greco práxis, "azione") si riferiscono alla capacità di eseguire movimenti volontari finalizzati, sequenziati e coordinati per raggiungere un determinato scopo. In altre parole, è la capacità di tradurre un'idea o un'intenzione in un'azione motoria efficace. Questo processo coinvolge diverse aree cerebrali, tra cui la corteccia parietale, la corteccia prefrontale e i gangli della base.
Un disturbo delle prassie è definito aprassia, che non è dovuta a debolezza muscolare, disturbi sensoriali, problemi di coordinazione o deficit di comprensione. L'aprassia è un disturbo neurologico acquisito che compromette la capacità di eseguire movimenti appresi nonostante la comprensione del compito e la capacità fisica di eseguirlo.
Esistono diverse forme di aprassia, classificate in base alla specifica abilità motoria compromessa:
Aprassia ideomotoria: Difficoltà a eseguire movimenti su comando o per imitazione, pur essendo in grado di comprendere il comando e conoscere l'uso degli oggetti. Riguarda la realizzazione motoria dell'azione più che la pianificazione concettuale. Ulteriori informazioni sono disponibili qui: Aprassia%20Ideomotoria.
Aprassia ideativa: Difficoltà a pianificare e sequenziare una serie di movimenti complessi per raggiungere un obiettivo. Il paziente non è in grado di concepire il piano d'azione necessario per utilizzare un oggetto o eseguire una sequenza di azioni. Maggiori dettagli qui: Aprassia%20Ideativa.
Aprassia costruttiva: Difficoltà a copiare o costruire disegni, figure geometriche o assemblare oggetti. Compromette l'abilità visuo-spaziale e la coordinazione oculo-motoria. Trova informazioni aggiuntive qui: Aprassia%20Costruttiva.
Aprassia buccofacciale (o aprassia orale): Difficoltà a eseguire movimenti volontari dei muscoli del viso, della bocca, della lingua e della gola su comando. Questo può compromettere la capacità di parlare, deglutire o imitare espressioni facciali. Scopri di più qui: Aprassia%20Buccofacciale.
La diagnosi di aprassia si basa su una valutazione neuropsicologica completa che include test specifici per valutare le diverse abilità prassiche.
La riabilitazione dell'aprassia è complessa e richiede un approccio multidisciplinare che coinvolge logopedisti, terapisti occupazionali e fisioterapisti. Le strategie di riabilitazione mirano a migliorare la pianificazione motoria, la coordinazione e la sequenza dei movimenti, attraverso esercizi specifici e l'utilizzo di ausili.
Comprendere le basi delle prassie e dei disturbi prassici è fondamentale per la diagnosi precoce e la gestione efficace dei pazienti affetti da aprassia.
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