Ganesh, conosciuto anche come Ganapati e Vinayaka, è una delle divinità più amate e venerate nel pantheon indù. È facilmente riconoscibile per la sua testa di elefante, il suo grande addome e le sue quattro braccia.
Origini e Famiglia:
Ganesh è il figlio di Shiva e Parvati. La sua nascita è avvolta da diverse leggende, una delle più comuni narra che Parvati lo creò dal fango per proteggere la sua dimora mentre lei faceva il bagno. Shiva, tornato a casa e non riconoscendo il giovane, lo decapitò. Parvati, infuriata, chiese a Shiva di riportarlo in vita. Shiva, non potendo riattaccare la testa originale, la sostituì con quella del primo animale che incontrò: un elefante.
Ruolo e Simbolismo:
Ganesh è venerato come il Deva (dio) degli inizi, della saggezza, dell'intelletto e dell'eliminazione degli ostacoli. Per questo motivo, viene invocato all'inizio di nuovi progetti, imprese e cerimonie religiose. Ogni elemento del suo aspetto simbolico ha un significato profondo:
Culto e Festival:
Ganesh è una divinità popolare in tutta l'India e in Nepal. Molti templi sono dedicati a lui. Il suo festival più importante è il Ganesh Chaturthi, una celebrazione di dieci giorni che commemora la sua nascita. Durante questo festival, vengono realizzate statue di Ganesh in argilla e poste in case e luoghi pubblici. Alla fine del festival, le statue vengono portate in processione e immerse nell'acqua (di solito in un fiume, lago o mare).
Mantra e Preghiere:
Esistono numerosi mantra e preghiere dedicati a Ganesh. Uno dei più popolari è l'"Om Gam Ganapataye Namaha", che viene recitato per invocare la sua benedizione e per rimuovere gli ostacoli.
Ganesh continua ad essere una figura centrale nella spiritualità indù, rappresentando la saggezza, la prosperità e la capacità di superare le sfide della vita.