Cos'è smigol?

Sméagol (Gollum)

Sméagol, in seguito conosciuto come Gollum, è un personaggio di finzione creato da J.R.R. Tolkien nel suo romanzo Lo Hobbit e in Il Signore degli Anelli.

  • Origini: Era originariamente un Hobbit della stirpe degli Sturoi, appartenente a una prospera famiglia guidata dalla matriarca. Il suo compleanno cadeva intorno al 24 di settembre (secondo il calendario della Contea). (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Hobbit)

  • La Scoperta dell'Anello: Sméagol uccise il suo cugino Déagol per rubare l'Unico Anello quando quest'ultimo lo trovò nel fiume Anduin. (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Unico%20Anello)

  • Corruzione: L'influenza dell'Anello lo corruppe gradualmente, sia fisicamente che mentalmente. Il suo aspetto mutò, diventando scheletrico e viscido, e la sua personalità si scisse in due: Sméagol, la parte più gentile e reminiscente del suo passato, e Gollum, la parte corrotta e ossessionata dall'Anello ("Tesoro"). (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Corruzione)

  • Esilio: Dopo aver commesso l'omicidio, fu bandito dalla sua gente e si rifugiò nelle Montagne Nebbiose, dove visse per secoli.

  • Incontro con Bilbo: L'incontro con Bilbo Baggins portò alla perdita dell'Anello e segnò l'inizio del suo percorso di ossessione e vendetta. (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Bilbo%20Baggins)

  • Ruolo in Il Signore degli Anelli: Gollum seguì la Compagnia dell'Anello e in seguito guidò Frodo Baggins e Samwise Gamgee a Mordor, con l'intento di riappropriarsi dell'Anello.

  • La Distruzione dell'Anello: Alla fine, la sua brama per l'Anello portò alla sua distruzione nel Monte Fato, quando, in un momento di eccitazione, morse via il dito di Frodo e cadde nel fuoco, portando con sé l'Anello e ponendo fine al potere di Sauron. (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Monte%20Fato)

  • Personalità: Sméagol/Gollum è un personaggio complesso, tormentato dalla sua dipendenza dall'Anello e dalla lotta interiore tra il suo antico sé e la sua personalità corrotta. Questa ambivalenza lo rende sia ripugnante che, a volte, patetico.