Siddhartha Gautama (circa 563-483 a.C.) è stato un asceta e saggio ( samana) sull'insegnamento di cui è stata fondata la religione del Buddhismo. È riconosciuto dai buddisti come un Buddha illuminato.
Vita Iniziale: Nato in una famiglia nobile (forse una repubblica oligarchica), Siddharta crebbe in un ambiente lussuoso. Profezie previdero che sarebbe diventato un grande re o un leader religioso. Il padre, desiderando che diventasse un re, lo tenne isolato dal dolore e dalla sofferenza.
Le Quattro Visioni: Nonostante gli sforzi del padre, Siddharta lasciò il palazzo e incontrò:
Queste "Quattro Visioni" lo spinsero ad abbandonare la sua vita agiata e cercare la fine della sofferenza.
La Ricerca Spirituale: Siddharta intraprese un intenso percorso spirituale, praticando l'ascetismo estremo. Si spinse al limite della fame e della privazione, ma non trovò l'illuminazione. Capì che l'ascetismo estremo era inefficace.
L'Illuminazione: Siddharta si sedette sotto un albero di fico (l'albero della Bodhi) a Bodh Gaya e giurò di non alzarsi finché non avesse trovato la verità. Dopo giorni di meditazione profonda, raggiunse l'illuminazione, diventando il Buddha, "l'Illuminato".
Gli Insegnamenti: Dopo l'illuminazione, il Buddha iniziò a insegnare. Il nucleo dei suoi insegnamenti sono:
Morte (Parinirvana): Il Buddha morì all'età di 80 anni, entrando nel Parinirvana (la cessazione definitiva del ciclo della rinascita). I suoi resti furono cremati e le sue ceneri distribuite tra i suoi seguaci.