Antonio Ingroia è un magistrato italiano, noto per il suo impegno nella lotta alla mafia e per la sua successiva attività politica.
Carriera in Magistratura:
Ingroia ha trascorso gran parte della sua carriera in Sicilia, lavorando come sostituto procuratore presso la Direzione Distrettuale Antimafia (DDA) di Palermo. In questo ruolo, si è occupato di importanti inchieste riguardanti la criminalità organizzata siciliana, in particolare Cosa Nostra. Ha collaborato con figure chiave come Paolo Borsellino e ha contribuito a portare alla luce numerosi aspetti del sistema mafioso, inclusi i suoi legami con la politica e l'economia.
Controversie:
La sua attività ha generato anche controversie, con accuse di eccessivo protagonismo e polemiche relative a certe sue indagini.
Passaggio alla Politica:
Nel 2012, Ingroia ha lasciato la magistratura per dedicarsi alla politica. Ha fondato il movimento "Rivoluzione Civile" e si è candidato alle elezioni politiche del 2013, senza però ottenere un seggio in Parlamento. Il suo programma politico era incentrato sulla lotta alla corruzione, alla mafia e al risanamento della politica italiana.
Ritorno alla Magistratura (e nuove vicende):
Dopo la sua esperienza politica, Ingroia è tornato in magistratura. Tuttavia, la sua carriera è stata segnata da ulteriori vicende giudiziarie e disciplinari, che lo hanno portato alla sospensione e, successivamente, alla destituzione dalla magistratura. Le motivazioni alla base di tali provvedimenti riguardavano, tra le altre cose, presunte irregolarità amministrative e comportamenti ritenuti incompatibili con il ruolo di magistrato.