Annamaria Franzoni è una figura tristemente nota in Italia a causa del "Delitto di Cogne", un caso di cronaca nera che ha profondamente scosso l'opinione pubblica.
Il 30 gennaio 2002, a Cogne, in Valle d'Aosta, Samuele Lorenzi, figlio di Annamaria Franzoni, venne trovato morto nella sua abitazione. Le indagini si concentrarono subito sulla madre, Annamaria Franzoni, considerata la principale sospettata.
Il processo a carico di Annamaria Franzoni fu molto mediatico e controverso. Fu condannata in primo grado, assolta in appello e poi nuovamente condannata in Cassazione. Alla fine, nel 2008, la Corte di Cassazione confermò la condanna definitiva a 16 anni di reclusione per omicidio volontario. Il movente dell'omicidio rimane tuttora oggetto di dibattito e speculazioni.
Dopo aver scontato parte della pena, Annamaria Franzoni ha ottenuto la libertà condizionale. La sua vicenda continua a suscitare interesse e discussioni in Italia. Nonostante la condanna, una parte dell'opinione pubblica rimane convinta della sua innocenza, sollevando dubbi e perplessità sulla validità delle prove presentate durante il processo. L'assenza%20di%20prove%20dirette è stata una delle critiche principali mosse all'impianto accusatorio.