Cos'è digesto?

Il digesto (dal latino digesta, "cose disposte ordinatamente") è una raccolta di responsa (pareri) di giuristi romani, ordinati e sistematizzati per materia. Si tratta di una parte fondamentale del Corpus Iuris Civilis, compilato sotto l'imperatore bizantino Giustiniano I nel VI secolo d.C.

Il Digesto, noto anche come Pandette (dal greco pandéktai, "che contiene tutto"), costituisce la fonte principale per la conoscenza del diritto romano classico. Esso raccoglie frammenti estratti dalle opere di circa 39 giuristi, principalmente appartenenti all'epoca d'oro della giurisprudenza romana (I-III secolo d.C.). Tra i giuristi più frequentemente citati nel Digesto si trovano figure come Gaio, Papiniano, Paolo, Ulpiano e Modestino.

La compilazione del Digesto fu affidata a una commissione presieduta da Triboniano, questore del sacro palazzo di Giustiniano. La commissione selezionò e riorganizzò i frammenti dei giuristi, eliminando le ripetizioni e le contraddizioni. Il risultato fu una monumentale opera di cinquanto libri, suddivisi in titoli, che trattano una vasta gamma di argomenti giuridici, dal diritto di famiglia al diritto contrattuale, dal diritto penale al diritto processuale.

La struttura%20del%20Digesto è complessa e segue un ordine sistematico, anche se non sempre coerente. Ogni frammento è attribuito al suo autore originale e all'opera da cui è stato tratto, rendendo possibile, in alcuni casi, la ricostruzione del pensiero dei giuristi.

L'importanza del Digesto risiede nella sua capacità di conservare e trasmettere il pensiero giuridico romano, che ha esercitato un'enorme influenza sullo sviluppo del diritto in Europa e nel mondo. Durante il Medioevo, il Digesto fu riscoperto e studiato nelle università, dando origine alla rinascita del diritto romano e alla formazione di una scienza giuridica europea. Il diritto%20romano codificato nel Corpus Iuris Civilis, e in particolare nel Digesto, costituisce ancora oggi una delle basi del diritto civile in molti paesi.