Cos'è cataplessia?

Cataplessia

La cataplessia è una improvvisa e transitoria perdita del tono muscolare, scatenata in genere da forti emozioni. È uno dei sintomi distintivi della narcolessia di tipo 1, precedentemente nota come narcolessia con cataplessia.

Caratteristiche principali:

  • Perdita del tono muscolare: La gravità varia da una leggera debolezza (ad esempio, cedimento delle ginocchia, difficoltà a parlare) a una completa paralisi, durante la quale la persona crolla a terra.
  • Consapevolezza: Durante un attacco cataplettico, la persona è completamente cosciente e consapevole di ciò che sta accadendo.
  • Scatenata da emozioni: Le emozioni più comunemente associate agli attacchi cataplettici sono il riso, la gioia, l'eccitazione, la sorpresa, ma anche la rabbia, la paura o lo stress.
  • Durata variabile: Gli attacchi possono durare da pochi secondi a diversi minuti.
  • Non sempre presente nella narcolessia: La cataplessia è un sintomo cruciale per la diagnosi di narcolessia di tipo 1, ma non si verifica in tutti i casi di narcolessia. La narcolessia di tipo 2 non presenta cataplessia.
  • Meccanismo: Si ritiene che la cataplessia sia causata da una disfunzione dei neuroni che producono l'ipocretina (o orexina) nel cervello. L'ipocretina è un neurotrasmettitore che svolge un ruolo importante nella regolazione della veglia e del tono muscolare. Nei pazienti con narcolessia di tipo 1, vi è una perdita significativa di questi neuroni.

Diagnosi:

La diagnosi di cataplessia si basa principalmente sulla storia clinica del paziente e sulla descrizione degli attacchi. Test come la polisonnografia notturna seguita dal test di latenza multipla del sonno (MSLT) sono fondamentali per confermare la narcolessia. Inoltre, si può dosare l'ipocretina nel liquido cefalorachidiano per supportare la diagnosi.

Trattamento:

Il trattamento della cataplessia si concentra sulla gestione dei sintomi con farmaci come antidepressivi (SSRI, SNRI) e oxibato di sodio. Strategie comportamentali per ridurre l'esposizione a forti emozioni possono essere utili. È importante sottolineare che il trattamento è individualizzato e deve essere discusso con un medico specialista.