Cos'è affresco?

L'affresco è una tecnica pittorica murale che consiste nell'applicare pigmenti stemperati in acqua (calce spenta) su un intonaco fresco, ovvero ancora umido, detto "intonaco". La calce, asciugandosi, ingloba i pigmenti, fissandoli permanentemente e rendendo l'opera estremamente resistente nel tempo.

Esistono diverse varianti della tecnica dell'affresco:

• Affresco "vero" (buon fresco): Questa è la tecnica più pura e tradizionale. Richiede una grande abilità e velocità di esecuzione, poiché i pigmenti devono essere applicati mentre l'intonaco è ancora fresco. L'intonaco è preparato a strati successivi: arriccio (uno strato grezzo per l'aderenza) e intonaco (lo strato finale su cui si dipinge). Si prepara solo la porzione di intonaco che si prevede di dipingere in una giornata, chiamata "giornata". Per maggiori dettagli, consulta la pagina di intonaco fresco.

• Affresco a secco (mezzo fresco): In questa tecnica, i pigmenti vengono applicati sull'intonaco già asciutto. Questo permette di lavorare con più calma e di apportare correzioni, ma la pittura è meno duratura e più soggetta a deterioramento. Richiede l'utilizzo di un legante (come uovo, caseina o olio) per far aderire i pigmenti.

• Combinazione delle due tecniche: Spesso, gli affreschi combinano le due tecniche: il buon fresco per le parti principali e l'affresco a secco per i dettagli e le rifiniture.

L'affresco è stato utilizzato fin dall'antichità, con esempi notevoli nelle civiltà egizia, minoica e romana. Nel Medioevo e nel Rinascimento italiano, ha raggiunto il suo apice, con capolavori realizzati da artisti come Giotto, Michelangelo, Raffaello e Leonardo da Vinci.

La preparazione dei pigmenti e la conoscenza delle loro interazioni chimiche con la calce sono cruciali per la riuscita di un affresco. Alcuni pigmenti non sono adatti all'affresco perché reagiscono chimicamente con la calce e cambiano colore o si deteriorano.

A causa della sua natura, il restauro degli affreschi è un processo complesso e delicato.