I tensioattivi (o agenti tensioattivi) sono composti che riducono la tensione superficiale di un liquido, o la tensione interfacciale tra due liquidi o tra un liquido e un solido. Sono caratterizzati dalla loro struttura anfifilica, ovvero possiedono sia una parte idrofila (amante dell'acqua, polare) sia una parte idrofoba (repellente all'acqua, apolare). Questa duplice natura è cruciale per la loro funzione.
I tensioattivi agiscono addensandosi all'interfaccia tra due fasi (ad esempio, olio e acqua). La parte idrofoba si orienta verso la fase non polare (come l'olio) mentre la parte idrofila si orienta verso la fase polare (come l'acqua). Questo riduce la tensione interfacciale e permette alle due fasi di miscelarsi o stabilizzarsi più facilmente. Questo processo è alla base di fenomeni come la emulsione, la dispersione e la formazione%20di%20schiuma.
I tensioattivi possono essere classificati in base alla carica della loro parte idrofila:
I tensioattivi hanno una vasta gamma di applicazioni, tra cui:
Alcuni tensioattivi possono essere tossici per l'ambiente acquatico o per l'uomo. La biodegradabilità è un fattore importante nella scelta di un tensioattivo. Si sta prestando sempre maggiore attenzione allo sviluppo di tensioattivi%20biodegradabili e di origine naturale.
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