Il Kulturkampf (letteralmente "battaglia culturale") fu un periodo di conflitto politico e culturale in Germania, svoltosi principalmente tra il 1871 e il 1878, durante il cancellierato di Otto von Bismarck. Esso rappresentò un tentativo del governo prussiano e poi imperiale tedesco di ridurre l'influenza della Chiesa Cattolica, in particolare del suo clero, nella società e nella politica.
Le cause del Kulturkampf furono molteplici:
Le misure adottate durante il Kulturkampf includevano:
Il Kulturkampf ebbe conseguenze negative per entrambe le parti. La Chiesa Cattolica subì pesanti persecuzioni, ma il Partito di Centro Cattolico guadagnò consensi e divenne una forza politica importante. Bismarck, rendendosi conto del fallimento della sua politica, iniziò gradualmente a revocarla a partire dal 1878, cercando un'alleanza con il Partito di Centro Cattolico per contrastare i socialisti. Il Kulturkampf terminò ufficialmente nel 1887, con il ripristino di alcune libertà religiose. Nonostante il suo fallimento, il Kulturkampf ebbe un impatto duraturo sulla politica e sulla società tedesca, contribuendo a definire i rapporti tra Stato e Chiesa e a rafforzare l'identità del cattolicesimo tedesco.