Ecco le informazioni su Tsukuyomi in formato Markdown, con link alle voci corrispondenti:
Tsukuyomi (月読 o 月夜見), a volte indicato come Tsukuyomi-no-Mikoto (月読命), è una divinità della mitologia shintoista e giapponese. È il dio della luna. Il suo nome è una combinazione delle parole giapponesi "Tsuku" (月, luna, mese) e "Yomi" (読, lettura, conteggio). Alternativamente, si pensa che "Yomi" possa fare riferimento al regno sotterraneo, associando così Tsukuyomi alla luna come governante della notte.
Origini e Nascita:
Secondo il Kojiki e il Nihon Shoki, i testi più antichi del Giappone, Tsukuyomi nacque dall'occhio destro di Izanagi quando questi si purificò in un fiume dopo essere tornato dallo Yomi (il regno dei morti). Questo lo pone tra le tre divinità principali, insieme ad Amaterasu (dea del sole, nata dall'occhio sinistro) e Susanoo (dio del mare e delle tempeste, nato dal naso).
Ruolo e Responsabilità:
Tsukuyomi è spesso descritto come una figura più passiva rispetto ad Amaterasu e Susanoo. Il suo ruolo è principalmente quello di governare la notte e la luna. Tuttavia, le sue storie e le sue avventure sono meno documentate rispetto a quelle dei suoi fratelli.
Il Conflitto con Ukemochi:
Un racconto ben noto che lo coinvolge narra dell'incidente con Ukemochi, la dea del cibo. Amaterasu inviò Tsukuyomi a visitare Ukemochi. Durante la visita, Ukemochi creò cibo estraendolo dal proprio corpo. Tsukuyomi, disgustato da questo metodo, uccise Ukemochi. Quando Amaterasu seppe dell'accaduto, si infuriò e giurò di non guardare mai più Tsukuyomi, separando così il giorno dalla notte. Questa è una spiegazione mitologica per l'esistenza separata del sole e della luna.
Rappresentazione:
La rappresentazione di Tsukuyomi varia. Alcune raffigurazioni lo mostrano come un uomo vestito con abiti nobili, mentre altre lo descrivono come un guerriero. Tuttavia, non esistono immagini standardizzate e la sua apparenza rimane spesso oggetto di interpretazione.
Influenza Culturale:
Tsukuyomi continua ad essere una figura importante nella cultura giapponese. È venerato in diversi santuari shintoisti e la sua influenza si estende anche all'arte, alla letteratura e alla cultura popolare contemporanea.
Ne Demek sitesindeki bilgiler kullanıcılar vasıtasıyla veya otomatik oluşturulmuştur. Buradaki bilgilerin doğru olduğu garanti edilmez. Düzeltilmesi gereken bilgi olduğunu düşünüyorsanız bizimle iletişime geçiniz. Her türlü görüş, destek ve önerileriniz için iletisim@nedemek.page