I trovatori furono poeti e musicisti provenzali del XII e XIII secolo. Appartenevano a un movimento culturale chiamato "amor cortese", che esaltava il concetto di amore cortese, ovvero un amore idealizzato e platonico.
I trovatori erano solitamente membri della nobiltà o della borghesia privilegiata e si esibivano nelle corti dei signori in qualità di poeti-cantanti. La loro poesia era scritta nella lingua d'oc, una lingua romanica parlata nella regione dell'Occitania, che comprendeva gran parte dell'odierna Francia meridionale, il Principato di Monaco e la Catalogna occidentale.
Le tematiche dei trovatori riguardavano soprattutto l'amore cortese, l'adorazione della donna amata, il rimorso, la lode per il signore o la signora, spesso ispirate da avventure galanti o episodi della vita di corte. Utilizzavano uno stile raffinato e sofisticato, ricco di metafore e allegorie.
I trovatori erano spesso apprezzati per le loro doti musicali e suonavano strumenti come la viella, il liuto, la cetra o l'arpicordo, accompagnandosi nella recitazione dei loro versi.
Tra i trovatori più famosi si annoverano Bernart de Ventadorn, Guilhem de Peitieus, Raimbaut de Vaqueiras e Arnaut Daniel. Il loro stile influenzò molti poeti e musicisti successivi, sia in Europa che in Occitania.
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