Tibullo era un poeta romano che visse nel I secolo a.C. È considerato uno dei maggiori esponenti della poesia elegiaca romana, insieme ad Ovidio e Properzio.
Si sa molto poco sulla vita di Tibullo, ma le sue opere poetiche sono sopravvissute fino ai nostri giorni. La sua opera principale è una raccolta di quattro libri di elegie, chiamati "Elegie Tibulliane". Queste elegie sono caratterizzate da un tono tenero e sentimentale, che ruota attorno a temi come l'amore, il lamento e la bellezza della natura.
Tibullo spesso raccontava delle sue esperienze personali e dei suoi amori infelici, che sono diventati oggetto di celebrazione nella sua poesia. Il suo stile era semplice ed elegante, con un uso raffinato delle immagini poetiche e una grande attenzione ai dettagli.
Tuttavia, Tibullo non fu molto apprezzato nel suo tempo e la sua opera ebbe meno successo rispetto ad Ovidio e Properzio. Nonostante ciò, le sue elegie sono state molto influenti nella poesia successiva, ispirando numerosi poeti latini e anche poeti del Rinascimento.
Tibullo morì intorno al 19 a.C., ma il suo lavoro ha continuato a essere apprezzato e studiato come un esempio di poesia elegiaca romana di alta qualità.
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