La plusvalenza (tedesco: Mehrwert) è un concetto centrale nella teoria economica marxista. Rappresenta il valore in eccesso prodotto dal lavoro di un lavoratore salariato rispetto al valore dei propri mezzi di sussistenza (salario). In altre parole, è la differenza tra il valore che un lavoratore crea con il suo lavoro e ciò che gli viene pagato per quel lavoro. Questo valore in eccesso viene appropriato dal capitalista.
In termini più semplici, la plusvalenza è il profitto del capitalista che deriva dallo sfruttamento del lavoro altrui.
Componenti chiave:
Valore della forza lavoro: Il valore della forza lavoro è determinato dal costo dei beni e dei servizi necessari per mantenere in vita il lavoratore e la sua famiglia, permettendogli di tornare al lavoro giorno dopo giorno.
Lavoro necessario: Il tempo di lavoro necessario è il tempo che il lavoratore impiega per produrre un valore equivalente al proprio salario.
Pluslavoro: Il tempo di pluslavoro è il tempo in cui il lavoratore continua a lavorare oltre il tempo necessario, producendo plusvalore per il capitalista.
Formula di base:
Plusvalenza = Valore prodotto - Valore della forza lavoro
Esempi:
Immagina un lavoratore che produce scarpe in una fabbrica. Il valore delle scarpe che produce in un giorno è di 100€. Il suo salario giornaliero è di 50€. La plusvalenza è quindi di 50€, che va al capitalista come profitto.
Tipologie di Plusvalenza:
Plusvalenza Assoluta: Si ottiene aumentando la durata della giornata lavorativa, mantenendo invariato il salario.
Plusvalenza Relativa: Si ottiene diminuendo il tempo di lavoro necessario (cioè, riducendo il costo dei beni di sussistenza del lavoratore), permettendo al lavoratore di produrre più valore in meno tempo, sempre per lo stesso salario. Questo spesso si realizza attraverso l'innovazione tecnologica e l'aumento della produttività.
Plusvalenza Straordinaria: Una forma temporanea di plusvalore relativo, ottenuta da un'azienda che introduce nuove tecnologie prima dei suoi concorrenti, consentendole di produrre merci a un costo inferiore e quindi vendere con un margine di profitto più elevato.
Implicazioni:
La teoria della plusvalenza è fondamentale per la critica marxista del capitalismo. Sostiene che il capitalismo si basa intrinsecamente sullo sfruttamento del lavoro, poiché il profitto del capitalista deriva dalla differenza tra il valore che i lavoratori creano e ciò che ricevono in salario. Questo concetto è alla base delle teorie sulla lotta di classe e sulla crisi del capitalismo.
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