Cos'è lagerizzazione?

La lagerizzazione è un processo cruciale nella produzione di birra, specificamente per le birre lager. Si riferisce al periodo di maturazione a freddo che segue la fermentazione primaria. Durante questa fase, la birra viene conservata a temperature vicine allo zero (solitamente tra 0 e 4°C) per un periodo variabile che può andare da alcune settimane a diversi mesi.

Ecco gli aspetti principali della lagerizzazione:

  • Scopo: L'obiettivo principale della lagerizzazione è quello di affinare il sapore della birra. Durante questo periodo, i lieviti rimanenti continuano a metabolizzare i sottoprodotti della fermentazione, come il diacetile (che conferisce un sapore burroso) e l'acetaldeide (che ha un sapore di mela verde), riducendone la presenza e migliorando la pulizia e la scorrevolezza del prodotto finale.

  • Processi coinvolti: Diversi processi chimici e biologici avvengono durante la maturazione. Oltre alla riduzione dei composti indesiderati, si verifica anche la sedimentazione del lievito e di altre particelle in sospensione, contribuendo alla limpidezza della birra. La carbonatazione può anche avvenire naturalmente durante la lagerizzazione, soprattutto se viene eseguita in serbatoi pressurizzati.

  • Tempo: La durata della lagerizzazione varia a seconda del tipo di birra e delle preferenze del birraio. Le lager più leggere, come le Pilsner, possono richiedere un periodo di lagerizzazione più breve rispetto alle lager più forti, come le Doppelbock.

  • Influenza sul sapore: La lagerizzazione contribuisce significativamente al gusto pulito, fresco e bilanciato tipico delle birre lager. Permette lo sviluppo di aromi più sottili e complessi, riducendo al contempo le asprezze e i sapori indesiderati.

  • Importanza: La lagerizzazione è essenziale per distinguere le lager dalle ale. Le ale fermentano a temperature più alte e non richiedono un periodo di maturazione a freddo così prolungato.