Anatoly Yemelianovich Chikatilo, comunemente noto come Andrei Chikatilo o il "Cannibale di Rostov", è stato un serial killer sovietico che ha commesso una serie di omicidi in Unione Sovietica tra il 1978 e il 1990. Nato il 16 ottobre 1936, Chikatilo è cresciuto durante l'era stalinista e ha vissuto diverse esperienze traumatiche durante la sua infanzia e adolescenza, inclusa la fondazione dei tedeschi durante la seconda guerra mondiale e la fame.
Iniziò a commettere omicidi violenti nel 1978, principalmente nei pressi della città di Rostov sul Don, prendendo di mira principalmente donne e bambini. Le sue vittime venivano spesso rapite, torturate, uccise e mutilate in modi estremamente sadici.
Chikatilo fu arrestato nel novembre 1990, grazie all'introduzione di una polizia operativa e all'aumento della sorveglianza nella zona in cui commetteva i crimini. Dopo un processo lungo e complesso, fu condannato colpevole di 52 omicidi, anche se si sospetta che il numero reale delle sue vittime sia molto più alto.
Durante il suo processo, Chikatilo fu descritto come un individuo socialmente impacciato, con problemi sessuali e scarse abilità relazionali. Era un impiegato statale e aveva una famiglia composta da sua moglie e due figli.
Nel febbraio 1994, Chikatilo fu giustiziato mediante fucilazione. La sua storia e i suoi crimini sono stati oggetto di molte opere letterarie e cinematografiche ed è considerato uno dei più noti serial killer della storia russa.
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