Il borlengo è una sottile cialda croccante tipica dell'Appennino modenese, in particolare della zona di Vignola, Spilamberto, Zocca, Guiglia, Savignano sul Panaro e Marano sul Panaro. È considerato un piatto povero della tradizione contadina, ma è molto apprezzato per il suo sapore unico e la sua croccantezza.
La preparazione del borlengo richiede una notevole abilità e una "padella di rame" (o rasdöra in dialetto modenese) dedicata. L'impasto, detto "colla", è molto liquido e si stende sottilmente sulla padella calda.
Ingredienti principali:
Una volta cotto, il borlengo viene condito con un battuto di lardo pestato, aglio e rosmarino (tradizionalmente chiamato cunza) e una spolverata di parmigiano reggiano.
Caratteristiche importanti:
Varianti:
Esistono diverse varianti nella preparazione del borlengo, che differiscono principalmente per la quantità di uova utilizzate e per gli ingredienti della cunza. Alcune varianti prevedono l'aggiunta di un pizzico di lievito all'impasto.
Consumo:
Il borlengo viene tradizionalmente consumato caldo, appena tolto dalla padella. È un piatto conviviale, spesso condiviso tra più persone. È usanza tagliarlo a spicchi e mangiarlo con le mani.