Le Repubbliche Marinare furono città-stato autonome sorte in Italia durante il Medioevo, tra il X e il XIII secolo, che basarono la loro potenza economica e politica sul controllo dei mari e dei commerci marittimi. Le principali furono quattro, spesso definite le "magnifiche quattro":
Venezia: La più potente e longeva, dominò il Mar Adriatico e il commercio con l'Oriente. La sua flotta mercantile e militare era ineguagliabile. La sua forma di governo era un'oligarchia mercantile guidata dal Doge.
Genova: Rivaleggiò con Venezia per il controllo dei mari, soprattutto nel Mar Tirreno e nel Mediterraneo occidentale. Fu una potenza marittima con colonie e basi commerciali in tutto il Mediterraneo. Era caratterizzata da forti conflitti interni tra le famiglie nobiliari.
Pisa: Ebbe un ruolo importante nel controllo del Mar Tirreno e nella conquista della Sardegna. La sua potenza declinò a partire dal XIII secolo, soprattutto dopo la battaglia della Meloria (1284) contro Genova.
Amalfi: Una delle più antiche repubbliche marinare, sviluppò un importante codice marittimo, le "Tavole Amalfitane", e ebbe un ruolo di primo piano nel commercio con il Medio Oriente. La sua importanza declinò a partire dall'XI secolo, anche a causa di calamità naturali e saccheggi.
Caratteristiche Comuni:
Importanza Storica:
Le repubbliche marinare ebbero un ruolo fondamentale nello sviluppo del commercio e della cultura nel Medioevo, contribuendo alla diffusione di nuove idee e tecnologie. La loro esperienza politica e istituzionale influenzò lo sviluppo delle città-stato italiane e, più in generale, la storia europea. La loro rivalità contribuì al progresso delle tecniche di navigazione e di costruzione navale.