Georg Wilhelm Friedrich Hegel fu un filosofo tedesco, considerato una delle figure più importanti dell'idealismo tedesco e una delle più influenti nella storia della filosofia occidentale. Il suo sistema filosofico, noto come idealismo assoluto, ha profondamente influenzato discipline come la storia, la politica, il diritto, l'arte e la religione.
Nato a Stoccarda, Hegel studiò teologia e filosofia a Tubinga. Dopo aver lavorato come tutore privato e insegnante, divenne professore all'Università di Jena, dove scrisse la sua prima opera importante, la Fenomenologia dello spirito (1807). Successivamente insegnò a Heidelberg e Berlino, dove rimase fino alla sua morte.
Tra le sue opere principali, oltre alla Fenomenologia dello spirito, si ricordano:
Il nucleo del pensiero di Hegel è il suo idealismo assoluto. Secondo Hegel, la realtà fondamentale è l' Idea o lo Spirito (Geist), che si sviluppa dialetticamente attraverso la storia e la coscienza umana. L' Assoluto è quindi la totalità della realtà, che comprende sia il pensiero che l'essere.
La dialettica è il metodo fondamentale utilizzato da Hegel per spiegare lo sviluppo dell'Idea. La dialettica consiste in tre momenti:
Questo processo si ripete continuamente, portando ad una comprensione sempre più completa dell'Assoluto.
Lo Spirito (Geist) è il protagonista della storia e della filosofia di Hegel. Lo Spirito si manifesta gradualmente nella storia umana, attraverso istituzioni, culture e forme di coscienza. Lo Spirito si oggettiva in:
Hegel sviluppò una complessa filosofia della storia, in cui vedeva la storia come un processo razionale guidato dallo Spirito che cerca di realizzare la libertà. Secondo Hegel, lo Stato è la realizzazione più alta dello Spirito oggettivo e il culmine dello sviluppo storico. Le "astuzie della ragione" consistono nel fatto che gli individui, perseguendo i propri fini, in realtà realizzano involontariamente il piano dello Spirito.
Hegel ebbe una profonda influenza sul pensiero successivo, ispirando sia sostenitori che critici. I suoi seguaci, gli hegeliani di destra e di sinistra, interpretarono il suo pensiero in modi diversi, dando origine a sviluppi divergenti nel pensiero politico e sociale. Karl Marx fu fortemente influenzato dalla dialettica hegeliana, ma la reinterpretò in chiave materialistica. Altri filosofi, come Søren Kierkegaard, criticarono l'idealismo hegeliano per la sua astrattezza e per la sua presunta negazione dell'importanza dell'individuo.