I Saturnalia (in italiano Saturnali) erano un'importante festività romana celebrata in onore del dio Saturno. Si tenevano originariamente il 17 dicembre, ma in seguito furono estesi fino al 19, 20, o persino 23 dicembre. Erano caratterizzati da un'atmosfera di generale allegria, libertà e rovesciamento dell'ordine sociale.
Caratteristiche principali:
Relax delle norme sociali: Una delle caratteristiche più note dei Saturnali era il ribaltamento temporaneo delle gerarchie sociali. Gli schiavi ricevevano temporanea libertà e potevano criticare i loro padroni senza timore di punizione. A volte si scambiavano persino i ruoli, con gli schiavi serviti dai padroni. Questo capovolgimento sociale era un elemento chiave della festività.
Doni: Lo scambio di doni era un'altra consuetudine diffusa durante i Saturnali. Spesso si trattava di piccoli oggetti come candele di cera (cerei), statuette di terracotta (sigilla), noci e dolci.
Banchetti e festeggiamenti: I Saturnali erano un periodo di grande abbondanza, con banchetti pubblici e privati. Si consumava carne, vino e altri cibi prelibati. I festeggiamenti erano spesso accompagnati da giochi e intrattenimento.
Tempio di Saturno: Il tempio di Saturno nel Foro Romano era un luogo centrale per le celebrazioni. La statua del dio veniva slegata, a simboleggiare la liberazione dalle restrizioni.
Influenza sul Natale: Si ritiene che i Saturnali abbiano avuto un'influenza significativa sulla successiva festa cristiana del Natale. Alcuni studiosi sostengono che elementi come lo scambio di doni e l'atmosfera festosa del Natale siano derivati direttamente dai Saturnali.
I Saturnali rappresentavano un momento di sfogo e di tregua dalle rigide regole della società romana. Erano un'occasione per celebrare la vita, la fertilità e la speranza in un futuro migliore.