Cos'è sandinista?

I sandinisti sono membri del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSLN), un partito politico del Nicaragua. Il nome "sandinista" deriva da Augusto César Sandino, un eroe nazionale nicaraguense che guidò una guerriglia contro l'occupazione statunitense nel paese negli anni '20 e '30.

Il movimento sandinista venne fondato nel 1961 con l'obiettivo di portare avanti la rivoluzione nicaraguense e abbattere la dittatura della famiglia Somoza, che governò il Nicaragua per quasi mezzo secolo. Nel 1979, i sandinisti riuscirono a rovesciare il regime di Anastasio Somoza Debayle e presero il potere.

Durante il governo sandinista tra il 1979 e il 1990, il Nicaragua sperimentò numerosi cambiamenti, tra cui una riforma agraria, l'istituzione di servizi di base gratuiti come l'assistenza sanitaria e l'istruzione, nonché una politica estera di orientamento socialista e di sostegno ad altri movimenti rivoluzionari in America Latina.

Tuttavia, il governo sandinista affrontò anche diverse difficoltà, tra cui una guerra civile finanziata e sostenuta dagli Stati Uniti, che fornirono assistenza ai cosiddetti "contras", un gruppo di ribelli anti-sandinisti. Questa guerra civile portò a un notevole sconvolgimento politico ed economico nel paese.

Nel 1990, le elezioni democratiche videro la sconfitta del FSLN e Daniel Ortega, leader sandinista, lasciò la presidenza. Da allora, i sandinisti hanno partecipato a successive elezioni, riuscendo a riconquistare la presidenza nel 2006 con Daniel Ortega che è stato rieletto più volte.

Oggi, il termine "sandinista" è spesso utilizzato per riferirsi sia ai membri del FSLN che agli sostenitori e simpatizzanti del movimento rivoluzionario. Il partito ha subito diverse critiche per pratiche antidemocratiche, concentrazione del potere e violazioni dei diritti umani sotto il governo di Ortega.