Cos'è sandinisti?

I sandinisti sono membri del Sandinista National Liberation Front (Frente Sandinista de Liberación Nacional- FSLN), un partito politico di sinistra in Nicaragua. Il nome del partito deriva dal leader guerigliero Augusto Cesar Sandino, che guidò la resistenza contro l'occupazione statunitense nella prima metà del XX secolo.

I sandinisti emersero come movimento rivoluzionario durante la guerra civile nicaraguense negli anni '70 e '80. Rappresentavano una coalizione di varie fazioni di sinistra, tra cui marxisti-leninisti, socialisti e nazionalisti, che volevano rovesciare la dittatura della famiglia Somoza.

Nel 1979, dopo una serie di intense battaglie, i sandinisti riuscirono a rovesciare il governo di Anastasio Somoza Debayle e ad assumere il controllo del paese. Al potere, il FSLN lavorò per implementare una serie di riforme per migliorare l'uguaglianza sociale e politica nel paese. Queste includevano la redistribuzione delle terre, l'accesso all'istruzione e alla sanità pubblica, e la promozione dei diritti delle donne.

Tuttavia, la gestione del governo sandinista fu soggetta a critiche per pratiche autoritarie, violazione dei diritti umani e censura dei media. Questo portò a tensioni all'interno del paese e a una crescente opposizione verso il regime sandinista da parte di gruppi di destra, noti come "contras", finanziati e supportati dagli Stati Uniti.

La guerra civile in Nicaragua si protrasse per molti anni e portò a una situazione di instabilità politica ed economica nel paese. Nel 1990, i sandinisti persero le elezioni presidenziali contro Violeta Barrios de Chamorro, leader dell'Unione Nazionale per l'Opposizione (UNO), ponendo fine al loro periodo al potere.

Negli anni successivi, il FSLN ha continuato a essere un attore politico rilevante in Nicaragua, partecipando alle elezioni e occupando alcuni ruoli governativi. Nel 2006, il leader sandinista Daniel Ortega è stato eletto presidente ed è al potere ancora oggi. Durante il suo mandato, Ortega è stato oggetto di critiche internazionali per presunte violazioni dei diritti umani e per la crescente autorità esercitata sul paese.