Salomè è una figura biblica ed storica, principalmente nota per la sua associazione con la decapitazione di Giovanni Battista. La sua storia è raccontata nei Vangeli di Matteo (14:3-12) e Marco (6:17-29).
Contesto Biblico: Salomè è la figlia di Erodiade e il suo primo marito, Erode Filippo I. Erodiade lasciò Filippo per sposare Erode Antipa, tetrarca di Galilea e Perea. Questo matrimonio fu considerato illegittimo da Giovanni Battista, che lo denunciò pubblicamente.
La Danza: Durante una festa di compleanno di Erode Antipa, Salomè danzò per lui e i suoi ospiti. Erode fu talmente compiaciuto dalla sua danza che promise, con giuramento, di darle qualsiasi cosa avesse chiesto, fino alla metà del suo regno.
La Richiesta: Istigata dalla madre, Erodiade, Salomè chiese la testa di Giovanni Battista su un vassoio. Erode, sebbene riluttante, si sentì obbligato dal suo giuramento e ordinò l'esecuzione.
Interpretazioni Artistiche: La figura di Salomè ha ispirato innumerevoli opere d'arte, letteratura e musica. Molti artisti l'hanno rappresentata come una figura seducente e pericolosa, a volte enfatizzando il suo ruolo nella morte di Giovanni Battista e altre volte concentrandosi sulla sua bellezza e sulla sua danza. Oscar Wilde's pièce teatrale "Salomè" è un esempio notevole.
Storicità: Mentre i Vangeli sono la fonte primaria, lo storico Flavio Giuseppe menziona Salomè nei suoi scritti, confermando la sua esistenza storica e la sua appartenenza alla famiglia erodiana.
Simbolismo: Salomè è spesso vista come un simbolo di seduzione, lussuria, manipolazione e del potere distruttivo della bellezza. La sua storia è un monito sui pericoli delle promesse avventate e dell'influenza negativa.