Cos'è provenzano?

Bernardo Provenzano

Bernardo Provenzano (Corleone, 31 gennaio 1933 – Milano, 13 luglio 2016) è stato un mafioso italiano, figura di spicco di Cosa%20Nostra, noto anche con i soprannomi di Binnu u tratturi ("Bernardo il trattore", per la sua brutalità) e il ragioniere.

Provenzano è stato uno dei capi più potenti e ricercati della mafia siciliana, latitante per oltre quarant'anni. La sua latitanza è terminata l'11 aprile 2006, quando fu catturato in un casolare vicino a Corleone.

Ascesa al potere:

Provenzano iniziò la sua carriera criminale come sicario al servizio di Luciano%20Liggio, uno dei boss più influenti della mafia corleonese. Dopo l'arresto di Liggio, Provenzano, insieme a Totò%20Riina, prese il controllo del clan corleonese e diede inizio alla cosiddetta "seconda guerra di mafia" (anni '80), una sanguinosa faida che portò all'eliminazione di molti capi mafia rivali e al consolidamento del potere dei Corleonesi.

La latitanza e la "strategia della sommersione":

Dopo la guerra di mafia, Provenzano adottò una strategia di basso profilo, la cosiddetta "strategia della sommersione", riducendo al minimo i contatti diretti e comunicando principalmente tramite "pizzini", piccoli biglietti scritti a mano. Questa strategia gli permise di rimanere latitante per decenni, eludendo le forze dell'ordine.

L'arresto:

L'arresto di Provenzano avvenne l'11 aprile 2006 in un casolare di campagna nei pressi di Corleone. La sua cattura rappresentò un duro colpo per Cosa Nostra.

Il "codice Provenzano":

Durante la sua latitanza, Provenzano sviluppò un complesso sistema di comunicazione basato su pizzini codificati, un vero e proprio "codice Provenzano" che rese difficile la comprensione dei suoi ordini e messaggi.

Morte:

Bernardo Provenzano è morto il 13 luglio 2016 all'età di 83 anni presso l'Ospedale San Paolo di Milano, dove era ricoverato in regime di 41 bis.