Nella mitologia greca, Procuste (in greco antico: Προκρούστης, Prokroustēs, "colui che batte, che allunga") era un brigante dell'Attica, il cui vero nome era Damaste (Δαμάστης). La sua figura è associata a una forma particolarmente crudele di ospitalità, o meglio, a una perversione della stessa.
Procuste possedeva una forgia e una casa sulla strada tra Atene ed Eleusi, dove offriva ospitalità ai viandanti. Tuttavia, il suo letto, noto come letto di Procuste, aveva una caratteristica sinistra:
In entrambi i casi, l'obiettivo era far adattare il malcapitato al letto, incurante del suo benessere e della sua vita.
Teseo lo uccise durante uno dei suoi viaggi, riservandogli lo stesso trattamento che Procuste riservava alle sue vittime. Questa uccisione è spesso vista come un esempio della giustizia del mito e dell'importanza di non imporre agli altri standard rigidi e inflessibili.
La figura di Procuste è diventata una metafora per:
Il termine "letto di Procuste" è ancora oggi utilizzato per descrivere situazioni in cui si tenta di forzare persone o idee in schemi predefiniti, spesso con conseguenze negative.