Cos'è ossimoro?

L'ossimoro (dal greco antico ὀξύμωρον, composto di ὀξύς "acuto, pungente" e μωρός "ottuso, stolto") è una figura retorica che consiste nell'accostamento di due termini di significato opposto o fortemente contrastante, creando un effetto paradossale. Serve a esprimere un concetto complesso e spesso carico di emozioni, che non potrebbe essere reso in modo altrettanto efficace con una semplice affermazione.

Esempi comuni di ossimoro includono:

  • "Ghiaccio bollente"
  • "Silenzio assordante"
  • "Dolce dolore"
  • "Lucida follia"
  • "Mostruosa bellezza"

L'ossimoro differisce dal paradosso perché quest'ultimo presenta un'affermazione che sembra contraddittoria ma che, ad una più attenta analisi, rivela una verità profonda. L'ossimoro, invece, si concentra sull'accostamento diretto di termini antitetici. Può anche essere usato per creare un effetto ironico o umoristico. L'utilizzo efficace dell'ossimoro richiede una certa sensibilità linguistica per evitare di risultare forzato o ridicolo. L'obiettivo è quello di creare un'immagine vivida e memorabile nella mente del lettore o ascoltatore.