Cos'è nefelometria?

La nefelometria è un metodo utilizzato in chimica analitica per misurare la concentrazione di particelle sospese in un liquido. Questo metodo sfrutta il principio della dispersione della luce provocata dall'interazione tra la luce e le particelle.

Il funzionamento della nefelometria si basa sull'utilizzo di un fotometro, comunemente chiamato nefelometro, che misura l'intensità della luce dispersa da una soluzione contenente le particelle di interesse. La luce che attraversa la soluzione viene diffusa dalle particelle sospese e viene rilevata da un fotodiodo o da un fotomoltiplicatore, generando un segnale elettrico proporzionale all'intensità della luce dispersa.

La concentrazione delle particelle viene determinata confrontando il segnale elettrico generato dalla luce dispersa con un segnale di riferimento ottenuto da una soluzione di calibrazione a concentrazione nota. Utilizzando una curva di calibrazione, è possibile ricavare la concentrazione delle particelle nella soluzione di test.

La nefelometria trova ampio impiego in diversi settori, tra cui l'analisi clinica per la misurazione di proteine, cellule del sangue, immunoglobuline e altre sostanze presenti nel sangue o nelle urine. È inoltre utilizzata nel controllo qualità per la misurazione delle particelle in sospensione in vari liquidi industriali.

La tecnica nefelometrica è apprezzata per la sua sensibilità, precisione e rapidità di esecuzione. Tuttavia, può richiedere una buona preparazione del campione, inclusa la rimozione di potenziali interferenze che potrebbero influenzare l'accuratezza delle misurazioni. Inoltre, la correlazione tra l'intensità della luce diffusa e la concentrazione delle particelle può variare a seconda delle caratteristiche fisiche delle particelle stesse, richiedendo la creazione di diverse curve di calibrazione per diverse tipologie di campioni.