Cos'è flogisto?
Il flogisto era una sostanza ipotetica, postulata nel XVII secolo per spiegare la combustione. Secondo la teoria del flogisto, le sostanze combustibili contenevano il flogisto, che veniva rilasciato durante la combustione.
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Concetti chiave:
- Definizione: Il flogisto veniva considerato un principio infiammabile presente in tutti i corpi combustibili e rilasciato durante la combustione.
- Combustione: Si pensava che la combustione fosse il processo di rilascio del flogisto da una sostanza.
- Calcificazione: La calcificazione dei metalli, ovvero la loro trasformazione in "calce", era vista come un processo in cui il metallo perdeva il suo flogisto.
- Aria: Si pensava che l'aria svolgesse un ruolo nel processo di combustione, ma non veniva compresa nel modo in cui la comprendiamo oggi (come apportatrice di ossigeno). Si credeva che l'aria "satura" di flogisto non fosse in grado di sostenere ulteriormente la combustione.
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Sviluppo della Teoria:
- La teoria fu proposta principalmente da Johann Joachim Becher e ulteriormente sviluppata da Georg Ernst Stahl.
- Servì come modello dominante per spiegare la combustione per gran parte del XVIII secolo.
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Declino della Teoria:
- La teoria del flogisto fu gradualmente confutata alla fine del XVIII secolo grazie agli esperimenti di Antoine Lavoisier.
- Lavoisier dimostrò che la combustione coinvolgeva la combinazione di una sostanza con l'ossigeno, e che i metalli aumentavano di peso durante la calcificazione perché si combinavano con l'ossigeno.
- La scoperta dell'ossigeno da parte di Joseph Priestley (anche se inizialmente interpretata in termini di flogisto) e gli esperimenti quantitativi di Lavoisier portarono all'abbandono della teoria del flogisto e all'accettazione della teoria dell'ossidazione.