Sergei Dovlatov è stato uno scrittore russo di origine ebraica, nato a Ufa, in Russia, nel 1941 e morto a New York nel 1990. Dovlatov è considerato uno degli scrittori più importanti e influenti della letteratura russa contemporanea.
Durante la sua vita, Dovlatov è stato vittima di censura e persecuzione politica a causa delle sue opere che spesso mettevano in ridicolo il regime sovietico e il sistema burocratico del suo paese. Dovlatov ha scritto principalmente racconti e romanzi autobiografici, che riflettono la sua vita e le sue esperienze come scrittore e dissidente nel periodo sovietico.
Le opere di Dovlatov sono caratterizzate da uno stile semplice ma efficace, umorismo sottile e arguti osservazioni sulla vita quotidiana e la condizione umana. Le sue storie spesso trattano di temi come l'alienazione, la frustrazione, l'assurdità della vita sotto un regime autoritario e la lotta per l'identità individuale.
Tra le sue opere più note vi sono "Zona", "Compagni di camicia di forza", "Il compagno degli alimentari" e "La valigia".
Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti nel 1979, Dovlatov ha continuato a scrivere e ad essere pubblicato, guadagnandosi un seguito di lettori internazionale. Nonostante la sua prematura scomparsa a causa di un attacco di cuore nel 1990, la sua influenza sulla letteratura russa è tuttora significativa e le sue opere sono tradotte e apprezzate in tutto il mondo.
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