L'Alfetta è un'autovettura prodotta dall'Alfa Romeo tra il 1972 e il 1987. Rappresentò una pietra miliare per l'azienda, introducendo soluzioni tecniche innovative e un design distintivo che ne fecero un'auto molto apprezzata.
Caratteristiche Principali:
Layout Transaxle: Uno degli elementi distintivi dell'Alfetta è il suo schema meccanico transaxle, che prevede il posizionamento del cambio e del differenziale al retrotreno. Questo schema, sebbene complesso, offriva una migliore distribuzione dei pesi (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Distribuzione%20dei%20Pesi) e contribuiva ad una migliore maneggevolezza (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Maneggevolezza).
Sospensioni: L'Alfetta vantava sospensioni a quadrilateri deformabili all'anteriore (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Sospensioni%20a%20Quadrilateri%20Deformabili) e ponte De Dion al posteriore (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Ponte%20De%20Dion), garantendo un'ottima tenuta di strada e un buon comfort di marcia.
Motori: Disponibile con diverse motorizzazioni a benzina, tutte a 4 cilindri in linea e bialbero, con cilindrate che variavano da 1.6 a 2.0 litri. Il motore 2.0 litri (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Motore%202.0%20litri) era il più performante e contribuì alla fama sportiva dell'Alfetta.
Design: Disegnata da Giorgetto Giugiaro per Italdesign, l'Alfetta si distingueva per la sua linea filante e aggressiva, con un frontale basso e affilato e una coda tronca.
Varianti:
Importanza Storica:
L'Alfetta è considerata un'icona dell'Alfa Romeo e un'auto importante nella storia dell'automobile italiana. Le sue soluzioni tecniche innovative e il suo design distintivo hanno influenzato le successive vetture del marchio. La sua eredità (https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Eredità) è ancora oggi molto sentita tra gli appassionati di auto d'epoca.