Cos'è satira menippea?

La Satira menippea è un genere letterario misto caratterizzato dalla commistione di prosa e versi, da una varietà di argomenti e stili, e da un tono generalmente satirico, parodico e spesso moraleggiante. Prende il nome dal filosofo cinico Menippo di Gadara (III secolo a.C.), anche se le sue opere sono andate perdute e ne conosciamo il contenuto solo attraverso citazioni e imitazioni.

Elementi caratteristici della satira menippea includono:

  • Prosimetro: L'alternanza di prosa e versi è una delle sue peculiarità distintive. I versi spesso svolgono una funzione lirica o drammatica, commentando o intensificando il contenuto della prosa.

  • Varietà di toni e stili: La satira menippea non si limita a un unico registro linguistico. Passa facilmente dal serio al faceto, dall'elevato al popolare, sfruttando l'effetto comico generato da questi contrasti.

  • Satira e parodia: La satira menippea prende di mira bersagli diversi: personaggi, idee, istituzioni, mode. Utilizza l'ironia, la parodia e l'umorismo per smascherare la falsità e l'ipocrisia.

  • Sperimentazione: La struttura è spesso frammentaria, con digressioni e inserti narrativi.

  • Uso di allegoria e simbolismo: Molte satire menippee impiegano figure allegoriche e simboli per veicolare messaggi più profondi.

  • Influenza del cinismo: Spesso, si riscontrano temi e ideali del cinismo, come la critica alle convenzioni sociali, la ricerca della virtù e l'importanza della semplicità.

Esempi notevoli di satira menippea includono:

  • Il Satyricon di Petronio.
  • L' Apocolokyntosis divi Claudii di Seneca.
  • Alcune opere di Luciano di Samosata.
  • La Consolazione della filosofia di Boezio (con elementi meno marcati di satira).
  • Gargantua e Pantagruel di Rabelais (nel Rinascimento).

Gli argomenti importanti includono: