Ciro di Marzio
Ciro di Marzio fu, secondo la tradizione romana, il quarto re di Roma. Regnò, sempre secondo la tradizione, dal 641 al 617 a.C. Era sabino di origine e fu eletto re dopo la morte di Tullo Ostilio.
Origini e Ascesa al Trono:
Si dice che Ciro di Marzio fosse originario di Cures, una città sabina. La sua elezione a re avvenne in un periodo di instabilità politica, dopo la morte misteriosa di Tullo Ostilio e la necessità di ristabilire l'ordine. La sua saggezza e giustizia gli valsero il sostegno popolare e l'approvazione del Senato.
Politiche e Realizzazioni:
- Politica religiosa: Ciro si distinse per la sua attenzione alla religione. Riorganizzò i culti e le cerimonie religiose, rafforzando il ruolo del pontefice massimo e stabilendo un calendario di feste e rituali che influenzarono la vita religiosa romana per secoli. Costruì inoltre il tempio di Giano, le cui porte venivano aperte in tempo di guerra e chiuse in tempo di pace.
- Sviluppo urbano: Si dice che Ciro abbia iniziato la costruzione della Cloaca Massima, un'imponente rete di fognature che contribuì a migliorare le condizioni igieniche della città. Inoltre, si attribuisce a Ciro la costruzione del Ponte Sublicio, il primo ponte di Roma sul fiume Tevere.
- Espansione territoriale: Intraprese campagne militari contro le città vicine, espandendo l'influenza di Roma.
- Organizzazione sociale: Ciro viene spesso indicato come colui che stabilì le prime distinzioni di classe e organizzò la popolazione in base alla ricchezza e all'origine. Avrebbe diviso il popolo romano in trenta curie e creato la prima assemblea popolare, i comizi curiati.
Morte:
La tradizione narra che Ciro di Marzio fu assassinato dai figli di Anco Marzio, il suo predecessore. I figli di Anco erano invidiosi della sua posizione e complottarono per eliminarlo e riprendere il trono.