Il brutalismo è uno stile architettonico emerso negli anni '50 e fiorito tra gli anni '60 e '70. Caratterizzato da un'estetica austera e massiccia, il brutalismo si distingue per l'uso predominante del calcestruzzo a vista, spesso non rifinito, e per la sua enfasi sulla funzionalità e sulla struttura.
Origini e Influenze:
Il termine "brutalismo" deriva dal francese "béton brut," che significa "calcestruzzo grezzo." L'architetto svizzero Le Corbusier è considerato una figura chiave nello sviluppo di questo stile, con la sua Unité d'Habitation a Marsiglia (1952) come esempio influente. Il brutalismo è stato influenzato anche dal movimento moderno, ma si differenzia da quest'ultimo per la sua rifiuto della levigatezza e della perfezione superficiale.
Caratteristiche Principali:
Esempi Iconici:
Esempi notevoli di architettura brutalista includono:
Critiche e Rivalutazione:
Il brutalismo è stato spesso criticato per la sua estetica percepita come fredda, impersonale e oppressiva. Alcuni critici lo hanno accusato di contribuire alla creazione di ambienti urbani alienanti e poco accoglienti. Tuttavia, negli ultimi anni, il brutalismo ha visto una rivalutazione, con un crescente apprezzamento per la sua onestà strutturale, la sua forza espressiva e la sua capacità di creare edifici iconici e memorabili. Molti edifici brutalisti sono oggi considerati importanti esempi di patrimonio architettonico.
Eredità:
L'influenza del brutalismo può essere vista in molti edifici contemporanei, anche se spesso in forme più mitigate e raffinate. Il suo approccio alla funzionalità, alla struttura e all'uso del calcestruzzo continua a ispirare gli architetti di oggi.