Gaio Svetonio Tranquillo (circa 69 – dopo il 122 d.C.) fu uno storico e biografo romano. È noto principalmente per la sua opera De vita Caesarum ("Le vite dei Cesari"), una serie di dodici biografie degli imperatori romani, da Giulio Cesare a Domiziano.
Svetonio nacque probabilmente a Ippona Regio (l'odierna Annaba, in Algeria). La sua famiglia apparteneva all'ordine equestre. Suo padre, Svetonio Leto, fu un tribuno militare al servizio di Ottone.
La sua carriera si sviluppò principalmente a Roma. Grazie alle sue conoscenze, in particolare con Plinio il Giovane, entrò a far parte della cerchia imperiale. Divenne a studiis, a bibliothecis, e ab epistulis dell'imperatore Adriano. Questi incarichi gli permisero l'accesso agli archivi imperiali, che furono fondamentali per la sua opera biografica. La sua posizione gli fu tolta intorno al 122 d.C., presumibilmente a causa di una mancanza di rispetto nei confronti dell'imperatrice Sabina.
L'opera più importante di Svetonio è De vita Caesarum, tradotta spesso come "Le vite dei Cesari" o "Le vite dei dodici Cesari". Quest'opera è suddivisa in dodici biografie, ognuna dedicata a un imperatore:
Ogni biografia segue una struttura simile: discendenza, nascita, educazione, carriera militare, ascesa al potere, politica e amministrazione, vita privata, aspetto fisico, abitudini, carattere, morte e giudizio postumo.
L'importanza di De vita Caesarum risiede nella sua ricchezza di aneddoti e nella sua descrizione dettagliata della vita privata degli imperatori. Svetonio non si limitava a elencare gli eventi politici, ma cercava di ricostruire la personalità degli imperatori attraverso dettagli spesso curiosi e scandalistici. Questa attenzione al dettaglio, anche se a volte controversa dal punto di vista storico (a causa del suo uso di dicerie e pettegolezzi), ha reso l'opera estremamente popolare e influente. La sua analisi delle motivazioni e del carattere degli imperatori è rimasta un punto di riferimento per gli storici successivi.
Lo stile di Svetonio è considerato semplice e diretto, sebbene a volte incline all'aneddotica. La sua opera è caratterizzata da un approccio più biografico che storico in senso stretto. Non si concentra tanto sull'analisi delle cause e delle conseguenze degli eventi politici, quanto sulla descrizione della vita e del carattere dei singoli imperatori. Il suo metodo si basa sull'utilizzo di fonti diverse: documenti ufficiali, testimonianze dirette, dicerie popolari. Tuttavia, la sua critica delle fonti è spesso limitata, il che rende necessario un approccio cauto nell'interpretazione delle sue informazioni.
Oltre a De vita Caesarum, Svetonio scrisse altre opere, di cui però sono rimasti solo frammenti. Tra queste:
Svetonio ha avuto un'enorme influenza sulla storiografia successiva. Le sue Vite dei Cesari sono state tradotte e imitate innumerevoli volte, e hanno contribuito a plasmare l'immagine che abbiamo degli imperatori romani. La sua attenzione alla vita privata e al carattere dei personaggi storici ha aperto la strada a un nuovo modo di fare biografia.