I sofisti (dal greco σοφιστής, sophistēs, "sapiente", "esperto") furono un gruppo di intellettuali attivi nell'Antica Grecia, in particolare ad Atene, nel V secolo a.C. Essi offrivano i loro servigi come maestri di retorica, dialettica e altre discipline considerate utili per il successo nella vita politica e sociale. A differenza dei filosofi tradizionali, non si concentravano primariamente sulla ricerca della verità assoluta, ma sull'arte di persuadere e convincere, spesso indipendentemente dalla veridicità delle argomentazioni.
Relativismo: Uno dei concetti chiave associati ai sofisti è il relativismo, sia epistemologico (la conoscenza è relativa al soggetto che conosce) sia morale (i valori morali sono relativi alla cultura o all'individuo). Protagora, con la sua famosa frase "l'uomo è misura di tutte le cose", è spesso citato come esempio di questo relativismo.
Retorica: La retorica era uno strumento fondamentale per i sofisti. Insegnavano ai loro studenti come argomentare in modo efficace, indipendentemente dalla verità dei loro argomenti. L'abilità di persuadere un pubblico era considerata più importante della ricerca della verità.
Utilità: I sofisti si concentravano sull'utilità pratica delle loro lezioni. Il loro obiettivo era preparare i giovani a una carriera politica di successo, insegnando loro come parlare in pubblico, dibattere e persuadere gli altri.
Antropocentrismo: I sofisti spostarono l'attenzione dalla speculazione cosmologica alla riflessione sull'uomo e sulla società. Si interessarono di questioni come la giustizia, il diritto, la morale e la politica. Questo antropocentrismo segnò un cambiamento significativo nel pensiero greco.
Scetticismo: Alcuni sofisti, come Gorgia, espressero posizioni scettiche riguardo alla possibilità di conoscere la verità. Gorgia, ad esempio, affermava che "nulla esiste; se anche qualcosa esistesse, non sarebbe conoscibile; se anche fosse conoscibile, non sarebbe comunicabile".
I sofisti furono spesso criticati, in particolare da Platone e Socrate, per la loro mancanza di interesse per la verità e per la loro tendenza a manipolare il linguaggio a fini puramente retorici. Platone, in particolare, li accusava di essere "venditori di parole" e di corrompere la gioventù ateniese. Socrate, pur condividendo con i sofisti l'interesse per le questioni umane, si differenziava da loro per la sua ricerca della verità e del bene attraverso il dialogo e l'indagine razionale.
Protagora: Celebre per la sua affermazione "l'uomo è misura di tutte le cose".
Gorgia: Famoso per le sue posizioni scettiche e per la sua abilità retorica.
Ippia: Conosciuto per la sua vasta conoscenza e per la sua capacità di parlare su qualsiasi argomento.
Trasimaco: Noto per la sua concezione della giustizia come interesse del più forte.
Antifonte: Importante per le sue riflessioni sulla natura e sulla legge.
Nonostante le critiche, i sofisti ebbero un ruolo significativo nello sviluppo del pensiero greco, contribuendo a spostare l'attenzione dalla speculazione metafisica all'analisi delle questioni umane e sociali, e sviluppando tecniche di argomentazione e retorica che ancora oggi sono studiate.