Cos'è sindona?

Sindona

Michele Sindona (Patti, 8 maggio 1920 – Voghera, 22 marzo 1986) è stato un banchiere, finanziere e criminale italiano. Figura controversa e legata alla mafia, alla loggia%20massonica%20P2 e a diversi scandali finanziari.

Sindona iniziò la sua carriera come consulente fiscale a Messina e rapidamente si distinse per le sue capacità finanziarie. Negli anni '60 e '70, accumulò un vasto impero finanziario, acquistando partecipazioni in banche e aziende sia in Italia che all'estero. Tra le sue operazioni più importanti vi fu l'acquisizione della Banca Privata Finanziaria, che divenne il fulcro delle sue attività.

La sua ascesa fu accompagnata da accuse di riciclaggio%20di%20denaro e legami con Cosa Nostra. Sindona era accusato di utilizzare le sue banche per ripulire denaro sporco proveniente da attività illecite.

Il suo impero finanziario crollò nel 1974 con il crack della Banca Privata Finanziaria, causando ingenti perdite per i risparmiatori e innescando una grave crisi finanziaria in Italia. Sindona fuggì negli Stati Uniti, dove continuò a gestire i suoi affari e a cercare di recuperare i suoi beni.

Nel 1979, Sindona inscenò un finto rapimento, nel tentativo di depistare le indagini e ricattare il governo italiano. Durante questo periodo, si nascose con l'aiuto di figure legate alla mafia e alla massoneria.

Nel 1980, Sindona fu arrestato a New York e successivamente estradato in Italia. Fu processato e condannato all'ergastolo per l'omicidio di Giorgio Ambrosoli, il liquidatore della Banca Privata Finanziaria, che aveva scoperto le sue malversazioni.

Morì nel 1986 nel carcere di Voghera, avvelenato con cianuro nel caffè. Le circostanze della sua morte non sono mai state completamente chiarite, e sono state avanzate diverse ipotesi su chi possa aver ordinato il suo assassinio.

Sindona rimane una figura controversa nella storia italiana, simbolo di una commistione pericolosa tra finanza, politica, criminalità organizzata e massoneria. Il suo caso ha evidenziato le debolezze del sistema finanziario italiano e la necessità di rafforzare i controlli e la trasparenza.