Cos'è secessione dell'aventino?

La Secessione dell'Aventino, avvenuta nel 1924-1925, fu un gesto di protesta politica attuato da numerosi deputati italiani, in particolare quelli dell'opposizione, in seguito all'assassinio del deputato socialista Giacomo Matteotti. Questi deputati, in segno di protesta contro la violenza e le irregolarità del regime fascista, decisero di abbandonare i lavori parlamentari e ritirarsi "sull'Aventino", richiamando simbolicamente un episodio dell'antica Roma in cui la plebe si ritirò sul colle Aventino per protestare contro i patrizi.

L'obiettivo principale della https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Secessione%20dell'Aventino era quello di delegittimare il governo Mussolini e di fare pressione sul re Vittorio Emanuele III affinché intervenisse per ripristinare la legalità costituzionale. I deputati aventiniani speravano di provocare una crisi politica che portasse alle dimissioni di Mussolini e alla formazione di un nuovo governo.

Tuttavia, la https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Strategia si rivelò inefficace. Il re non intervenne e Mussolini, con il discorso del 3 gennaio 1925, si assunse la responsabilità politica, morale e storica dell'assassinio Matteotti, dando inizio alla fase più repressiva del regime fascista.

I https://it.wikiwhat.page/kavramlar/Deputati%20Aventiniani persero gradualmente il sostegno dell'opinione pubblica e furono infine dichiarati decaduti dal Parlamento. La secessione dell'Aventino segnò un punto di svolta nella storia italiana, contribuendo al consolidamento del regime fascista e alla soppressione delle libertà democratiche.