Il Secolo d'Italia è un giornale italiano fondato nel 1914 da Benito Mussolini come organo di stampa del Partito Nazionale Fascista. Inizialmente chiamato "Il Popolo d'Italia", cambiò nome nel 1923 in "Il Secolo d'Italia".
Durante il periodo del fascismo, il giornale ebbe una vasta diffusione e svolse un ruolo importante nell'ideologia e nella propaganda del regime. Dopo la caduta del fascismo nel 1943, il giornale subì diverse interruzioni e cambi di proprietà.
Negli ultimi decenni, il Secolo d'Italia è stato considerato un giornale di orientamento politico conservatore, simpatizzante della destra nazionalista e sovranista. Ha affrontato temi come l'immigrazione, la sicurezza, la difesa dell'identità nazionale e la critica all'Unione europea.
Il giornale è noto per avere una linea editoriale fortemente critica nei confronti di partiti di sinistra, movimenti progressisti e dell'establishment politico italiano. Tuttavia, è anche oggetto di critiche da parte di coloro che lo considerano un giornale populista e discriminante.
Si tratta di un giornale settimanale, pubblicato principalmente online, che tratta una vasta gamma di argomenti politici, economici e culturali.
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