Cos'è sacharov?

Andrej Sacharov

Andrej Dmitrievič Sacharov (Mosca, 21 maggio 1921 – Mosca, 14 dicembre 1989) è stato un fisico nucleare, dissidente e attivista per i diritti umani sovietico. È noto soprattutto per il suo lavoro nello sviluppo di armi termonucleari sovietiche e per la sua successiva campagna per le libertà civili e la riforma dell'Unione Sovietica.

Biografia

Sacharov si laureò in fisica all'Università Statale di Mosca nel 1942 e fu assegnato a un laboratorio di ricerca. Nel 1948, entrò a far parte del gruppo di ricerca guidato da Igor' Kurčatov, che lavorava allo sviluppo della bomba all'idrogeno sovietica. Il suo contributo fu fondamentale per il successo del programma nucleare sovietico.

Carriera scientifica

Sacharov è considerato uno dei "padri" della bomba H sovietica. Sviluppò l'idea della bomba a strati, un progetto rivoluzionario che permise all'Unione Sovietica di raggiungere gli Stati Uniti nella corsa agli armamenti nucleari. Nonostante il suo successo scientifico, Sacharov sviluppò una crescente preoccupazione per le implicazioni morali e politiche delle sue ricerche.

Attivismo e Dissidenza

Negli anni '60, Sacharov divenne sempre più critico nei confronti del governo sovietico. Si oppose ai test nucleari atmosferici e difese i diritti umani e le libertà civili. Nel 1968, scrisse il saggio "Riflessioni sul progresso, la coesistenza pacifica e la libertà intellettuale", in cui sosteneva la convergenza tra i sistemi capitalisti e socialisti, la necessità di proteggere i diritti umani e il pericolo di una guerra nucleare. Questo saggio fu pubblicato all'estero e lo rese una figura di spicco nel movimento di dissidenza sovietica.

Premio Nobel per la Pace e Esilio

Nel 1975, Sacharov fu insignito del Premio Nobel per la Pace per "la sua lotta senza paura per la pace, i diritti umani e la libertà intellettuale". Non gli fu permesso di recarsi a Oslo per ritirare il premio; sua moglie, Elena Bonner, lo accettò per suo conto. Nel 1980, fu esiliato nella città di Gor'kij (Nižnij Novgorod) per le sue critiche all'intervento sovietico in Afghanistan. Rimase in esilio fino al 1986, quando fu rilasciato da Michail Gorbačëv durante il periodo della Perestrojka.

Rientro a Mosca e Morte

Dopo il suo rilascio, Sacharov tornò a Mosca e si impegnò attivamente nella vita politica. Fu eletto al Congresso dei Deputati del Popolo e continuò a battersi per la democratizzazione e i diritti umani. Morì improvvisamente di infarto nel dicembre 1989.

Eredità

Andrej Sacharov è ricordato come uno dei più importanti difensori dei diritti umani del XX secolo. Il suo coraggio, la sua integrità e il suo impegno per la giustizia sociale lo hanno reso un'ispirazione per i difensori della libertà in tutto il mondo. Il Premio Sacharov, istituito dal Parlamento europeo, porta il suo nome e viene assegnato ogni anno a persone o organizzazioni che si distinguono per la loro lotta per i diritti umani e le libertà fondamentali.