Andries "Dries" Riphagen (7 settembre 1909 – 13 maggio 1973) fu un criminale di guerra olandese che collaborò con l'occupazione nazista dei Paesi Bassi durante la Seconda Guerra Mondiale. È noto per aver tradito centinaia di ebrei, conducendoli alla cattura e, in molti casi, alla morte.
Attività e Collaborazione:
Riphagen si infiltrò nella resistenza olandese e nelle comunità ebraiche, guadagnandosi la loro fiducia prima di tradirli. Operava come agente per il Sicherheitsdienst (SD), il servizio di sicurezza delle SS, e l'Abwehr, il servizio di intelligence militare tedesco.
Furto di proprietà: Riphagen, insieme alla sua banda, confiscava beni di valore, tra cui gioielli, denaro e proprietà, agli ebrei che arrestavano. Gran parte di questo bottino non arrivava mai ai tedeschi, ma veniva intascato da Riphagen e dai suoi complici. Questo Furto%20di%20proprietà era una costante nelle sue operazioni.
Tradimento e Delazione: La sua tattica principale consisteva nel guadagnare la fiducia delle vittime, promettendo aiuto e rifugio, per poi denunciarle alle autorità naziste. Le Delazione di Riphagen portarono alla cattura di molte persone.
Infiltrazione: Riphagen si infiltrò in diverse reti di resistenza, compromettendo le loro operazioni e portando all'arresto di molti membri. L'Infiltrazione nella resistenza è stata cruciale per il suo successo.
Fuga e Impunità:
Dopo la guerra, Riphagen sfuggì alla cattura, sfruttando le reti di ex collaborazionisti e con l'apparente aiuto di alcuni funzionari. Si rifugiò prima in Spagna e poi in Argentina, dove visse sotto falso nome fino alla sua morte nel 1973. Non fu mai processato per i suoi crimini. La sua Impunità post-bellica è un tema controverso.
Rappresentazioni Mediali:
La sua storia è stata raccontata nel libro "De Bankier van het Verzet" (Il banchiere della resistenza) di Bart Middelburg e nel film olandese "Riphagen" (2016), che hanno contribuito a portare alla luce le atrocità commesse da questo criminale di guerra.
L'eredità di Riphagen rimane un simbolo della Collaborazione durante l'occupazione nazista e della difficoltà nel portare i criminali di guerra davanti alla giustizia.